GARDONE RIVIERA_ IL VITTORIALE ESPOSIZIONE PERMANENTE "IL TUONO DI PAN TRA ARTE E NATURA"

Il Tuono di Pan tra Arte e Natura
13 settembre 2015 – 31 agosto 2016 | Gardone Riviera (BS), Il Vittoriale degli Italiani

● EN Space network è promotore della rassegna d’Annunzio e i Giardini di Pan ●

Nell’ambito della II edizione di d’Annunzio e i Giardini di Pan, il 13 settembre sarà inaugurata la mostra Il Tuono di Pan tra Arte e Natura: inedite installazioni d’autore lungo il nuovo percorso dell’Acqua Savia celebrano il legame tra d’Annunzio e l’Oriente

Continuano le iniziative nella residenza del Vate che celebrano il legame profondo, sanguigno e intimo di d’Annunzio con l’Oriente e ne esaltano la componente poetica e lirica del Panismo. Alla mostra Racconti d’Oriente – in corso all’interno del Museo d’Annunzio segreto -, si affianca dal 13 settembre una collezione di 7 installazioni interattive ‘firmate’ da altrettanti artisti e designer internazionali: è la mostra Il Tuono di Pan tra Arte e Natura, promossa da EN Space network e Fondazione Il Vittoriale degli Italiani, a cura di Alessandra Coppa, che trasforma il nuovo percorso dell’Acqua Savia in un museo sensoriale a cielo aperto.

Ispirati dagli oggetti cinesi e giapponesi provenienti dalla collezione dannunziana alla Prioria, ora esposti nella mostra Racconti d’Oriente, 7 tra artisti e designer hanno reinterpretato i grandi corni acustici, gli Ascoltami, disegnati dall’architetto Italo Rota in occasione della prima edizione de I Giardini di Pan (2014), tuttora ospitati al Parco del Vittoriale.

I grandi corni – realizzati da Italcementi con i.design EFFIX un prodotto per il design ad alto contenuto estetico, e arricchiti dalle potenzialità decorative delle resine Gobbetto – incastonati nella meravigliosa cornice della valletta dell’Acqua Savia daranno vita dal 13 settembre a un vero e proprio percorso sensoriale, visivo e sonoro: le installazioni diffonderanno brani dannunziani recitati in italiano e in inglese scaricabili dal sito del Vittoriale attraverso un QR code, creando una sinestesia tra opere, voce narrante e percezione delle nuove visuali del parco.

Gli artisti coinvolti hanno reinterpretato i corni dell’architetto Italo Rota richiamandosi ai segni, ai sogni e ai simboli orientaleggianti della poetica e della vita stessa del Vate: da qui l’espressionismo di Dario Ballantini che dà vita a volti intensi e alla cromia ‘violato’, i rimandi alla simbologia del tempio e alla pittura floreale allusiva ai ciliegi di Vincenzo Del Monaco, il mosaico vitreo DG Mosaic scelto da Setsu & Shinobu Ito per disegnare una grande carpa e rappresentare il riflesso dell’acqua, la fusione tra suono e colore operata da Shuhei Matsuyama, il vivido ritratto, con motto tipicamente dannunziano scritto in giapponese realizzato da Fabrizio Musa, la decorazione con eteree farfalle di resina su superficie riflettente opera di Sonja Quarone, al richiamo alla celebre Cheli dannunziana e alle simbologie orientali della tartaruga elaborato da Carla Tolomeo.